L'ULTIMO SCUGNIZZO
Associazione Culturale 30Allora
ORARIO Porte 18:00 - Sipario ore 18:30 BIGLIETTO Intero € 7,00 - ridotto € 5,00
Nel lavoro dominano due temi importanti: la miseria e l’emarginazione. Il regista Vincenzo Russo, fa suoi questi temi, riadattandoli alle emergenze sociali contemporanee, purtroppo non così lontane da quelle inizio Novecento.
Protagonista della vicenda è Ntonio uno scugnizzo che, aspettando il primo figlio dalla sua fidanzata Maria decide di mettere la testa a posto: riesce a trovare un impiego presso lo studio di un noto avvocato, nel tentativo di poter avere finalmente una vita onesta e dignitosa, sia per sé che per la sua futura famiglia. Il giovane, si dimostrerà abile ed arguto non solo nel disbrigare le più complicate pratiche legali dell’avvocato, ma anche nel mediare delicati intrighi familiari dello stesso. Sfruttando la sua parlantina , infatti, Ntonio riesce a convincere anche la suocera e i fornai, ma ad ostacolare la scalata del giovane ragazzo ci sono un marito tradito, una moglie infedele, un maestro disoccupato, una brillante vecchietta e la famiglia dell’avvocato. Non mancano colpi di scena e momenti drammatici nella narrazione, che tuttavia, mantiene quel tocco di leggerezza e di giocosità tipica degli “scugnizzi napoletani”
Altra grande protagonista della commedia è la musica, con la consulenza musicale diretta dal grande musicista, Marco Mantovanelli, con le bellissime voci di Michela Perrotta, Alessia Tiscione Maria Pasquariello, gli scugnizzi amici di Ntonio, i quali coinvolgeranno il pubblico in una particolarissima rumba degli scugnizzi e il finale ad effetto con la partecipazione straordinaria del piccolo scugnizzo.
Le scelte stilistiche per le scenografie costumi e trucco contribuiranno all’ottima resa di una piéce storica del nostro teatro in cui in passato si sono cimentati molti grandi attori.
Dietro il lavoro del regista c’è un attenta analisi del messaggio di Viviani, ma nel contempo c’è un personalissimo contributo, una rilettura inserita nel contesto attuale, fatto di una società ancora piena di paletti e di emarginati, ed è proprio in questo contesto, che il regista Vincenzo Russo vuole dare molta importanza alla fede, valore che oggi, si è un po’ perso, e al senso della vita e della paternità. Lo spettacolo offre allo spettatore la possibilità di apprezzare l’originalità dei contenuti di Viviani, pur in una chiave innovativa e calata nel momento storico che stiamo vivendo.